mercoledì 1 marzo 2017

Antropophagus di Joe D'Amato

Antropophagus è un film del 1980 diretto da Joe D'Amato.
Fa parte del filone dei ''cannibal movies'', ed è ambientato in Grecia.

TRAMA:

Un gruppo di turisti, prendono una barca per arrivare su un'isola remota, dove scoprono, che la maggior parte delle persone sono scomparse, e che qualcuno li sta seguendo. Trovano, nel corso della storia, una stanza segreta in una grande mansione su una collina, e un antico diario che li aiuterà ad individuare la presenza segreta che terrorizza l'isola.

screenshot dei titoli di testa dove viene appunto mostrato il titolo del film.

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Questo film è molto gore, e, considerato dalla rivista "Spaghetti Nightmare": uno dei simboli del gore all'italiana, mentre la rivista ''Delirium'' lo definisce un film contenente alcune delle scene più disgustose nella storia del cinema.
Da come si può intuire, questo film è stato vittima (direi anche giustamente) di una ''pesante'' censura. Una scena in particolare portò, addirittura, il Regno Unito a ritenere il film fosse uno snuff movie (un tipo di video amatoriali realizzati sotto compenso in cui vengono mostrate torture realmente messe in pratica durante la realizzazione del film, culminanti con la morte della vittima. Un film che contiene scene snuff è Videodrome di David Cronenberg), cosa che accadde anche con il film Buio Omega, sempre di D'Amato.
Antropophagus è stato bandito in Germania e Norvegia e censurato pesantemente in America e nel Regno Unito. In Italia è tutt'ora vietato ai minori di 18 anni,
Negli Stati Uniti il film è stato rinominato The Grim Reaper, sono state tagliate tutte le scene splatter, la colonna sonora è stata cambiata, così come il montaggio dei titoli di testa.

La prima canzone del film, che accompagna i titoli di testa, è ispirata alla musica folk greca.

Antropophagus è citato anche in altri film ad esempio: Terror Firmer della Troma, Rosso Sangue ovvero un altro film di Joe D'Amato e Grindhouse - Planet Terror di Robert Rodriguez. , per citarne alcuni.
Non è, in ogni caso, un film molto premiato dalla critica, anzi, però è ritenuto assolutamente un cult che non dovete perdere se volete addentrarvi nel ( o se siete appassionati del) genere cannibal movie.

Trovate il dvd qui

domenica 7 agosto 2016

Splatters - Gli Schizzacervelli (Braindead) di Peter Jackson

Splatters - Gli Schizzacervelli (in origine Braindead) è un film del 1992 diretto da Peter Jackson.
 Nelle sale italiane uscì il 17 agosto 1995.
Terzo lungometraggio di Peter Jackson, Splatters fonde insieme l'horror splatter (smembramenti, sangue e parti di corpi umani) con il comico. Per girare tutto il film utilizzarono più di 500 litri di sangue finto.

TRAMA:

L'iperpossessiva madre di Lionel, cercando di sorprendere il figlio con la sua ragazza Paquita nello zoo dove si sono dati appuntamento, viene aggredita mortalmente da una pericolosissima scimmia di Sumatra ed è contaminata da un terribile virus che agendo sui centri nervosi la trasforma in un famelico zombi. Lionel non riesce ad escogitare altro di meglio che nascondere in casa il corpo della madre e quelli delle vittime che ella nel frattempo ha contagiato, cercando di renderli inoffensivi mediante forti dosi di tranquillanti. Ma il rimedio non è efficace: dopo aver zombificato anche lo zio Les che, scoperto l'accaduto ricattava Lionel per impadronirsi dell'eredità, mamma e mostri dilagano in città seminando l'epidemia. Per Lionel e Paquita si prepara una battaglia senza quartiere a colpi di tosaerbe, centrifughe ed altre armi poco convenzionali.

è tutto finto, giuro


che bello il sangue


ops

Amo e ho amato questo film. Diretto da Peter Jackson (Signore degli anelli e Lo Hobbit vi dicono qualcosa?) colui che ha diretto anche Bad Taste (uno splatter cult), questo film è tutto, diciamo. Si ha la comicità orrida e trash, il sangue, gli zombie, il sangue, l'amore, il sangue, le falciatrici, e il sangue? Ah e pure rapporti familiari soffocanti. Fa ridere, è semplice e leggero ma angosciante e molto interessante allo stesso tempo. E' particolare e completamente diverso, è divertente e schifoso, un film che consiglio assolutamente di vedere se: non siete sensibili al sangue e alle budella. 
Se cercate una cosa abbastanza marcia ma divertente questo film fa assolutamente per voi (se riuscite a trovarlo!).

mercoledì 9 dicembre 2015

Rabid - Sete di sangue di David Cronenberg

Rabid - Sete di sangue è un film del 1987 diretto da David Cronenberg. 
Come in vari altri film di Cronenberg anche i tempi principali di quest'opera sono le anomalie fisiche, la diffusione di un morbo e la difficoltà dell'amore sessuale. Tutto il film è pervaso da un'atmosfera quasi malata pregna di riferimenti sessuali. Inoltre con questo film Cronenberg riesce a trattare e rielaborare nel suo stile il tema del vampirismo, che passa da componenti di tipo leggendario e gotico ad essere quasi astratto e collocato in un ambiente moderno e scientifico. Nel film non esistono croci, pipistrelli, o altri riferimenti di carattere soprannaturale o religioso ma proviene -ed è causato- dalla scienza medica. Altra cosa di cui tenere conto è che generalmente la figura del vampiro aveva come tratto distintivo la componente seduttiva. In questo film invece la soddisfazione sessuale, e di conseguenza anche l’amore, sono resi impossibili dalla condizione stessa dell’essere vampiro.

TRAMA:

A causa di in incidente automobilistico mentre si trovava  insieme al fidanzato Murray, Rose rimane deturpata dalle fiamme. I due giovani vengono portati nella clinica del dottor Keloid, uno specialista nel trapianto cutaneo e possiede una collezione di pelli appartenute a pazienti morti. Dimesso Murray, il meno grave, Keloid mette in atto tutta la sua abilità su Rose, che viene fisicamente ''rimessa a nuovo''. Ma l'intervento sortirà un imprevisto effetto collaterale, la ragazza sarà vittima di unn terribile virus ignoto alla medicina che la porterà ad avere un'insaziabile sete di sangue.

E' un film in pieno stile Cronenberg con tutti i classici elementi del regista. E' un film nella media (generalmente giudicato 3/5) e piacevole se, ovviamente, piace questo genere di film.

è tutto finto








giovedì 9 luglio 2015

Distretto 13 - Le brigate della morte di John Carpenter

Distretto 13 - Le brigate della morte (Assault on Precinct 13) è un film statunitense di genere azione/thriller, del 1976 diretto da John Carpenter. Il film vuole essere, in forma rivisitata, un remake del western Un dollaro d'onore di Howard Hawks
Per alcune scene di violenza e gore è stato inserito nella categoria di film shoxploitation (shock exploitation).

TRAMA:
Periferia di Los Angeles, il Distretto 13 sta per essere trasferito a causa di un ordine pubblico sempre più compromesso dalla violenza. Mentre il tenente Bishop si reca sul posto con l'incarico di supervisionare il trasloco, un cellulare della polizia che sta traducendo tre pericolosi criminali è costretto a fermarsi lì per via del malore di uno di loro. Ma il vero pericolo viene dall'esterno: una banda ha accerchiato il distretto per vendicare i compagni uccisi sia dalla polizia, la notte precedente, sia da un padre, ora rifugiato nella centrale in stato catatonico, che ha risposto al barbaro assassinio della propria figlioletta freddando uno dei delinquenti.







Curiosità:
Il film venne girato in soli 20 giorni a Los Angeles. L'indirizzo del nuovo distretto (1977 Ellendale Place) era l'indirizzo di casa del regista in quel periodo. Le riprese vennero inoltre girate non nel distretto 13, ma nel nono distretto della tredicesima divisione. Il film è un connubio di wester urbano e thriller con un pizzico di gore.
Il film alla sua uscita viene bene accolto ovunque tranne in Inghilterra e grazie alla concentrazione da parte del regista su ambientazioni ricche di suspense e all'aria claustrofobica diventa presto un cult movie. 

Non c'è davvero altro da aggiungere a questo film, l'ho gradito davvero molto, belli i personaggi in particolare il misterioso Napoleone Wilson (Carpenter per creare questo personaggio si ispirò al vicino di casa di allora, Darwin Joston, al quale alla fine andò realmente la parte del criminale) un'altro elemento, cioè, che rende questo film un cult. E poi particolare l'idea di ricreare un western urbano in chiave thriller che fa proprio chiedere allo spettatore per quanto queste bande di criminali continueranno a prendere d'assedio il distretto, i dialoghi sono semplici ma tutto è ottimo anche se ormai Carpenter vuol dire fiducia. Molto consigliato.

Mindkiller di Michel Krueger (1987)

Mindkiller è un film di genere horror, statunitense, del 1987 diretto da Michael Krueger. Il film è uscito nelle sale nel novembre 1987 (e questo mi stupisce non poco credendo fosse solo un film riservato alla tv).

TRAMA:
Warren lavora in una biblioteca ed è un uomo del tutto insignificante: impacciato, non bello, timido con l'altro sesso. È proprio l'opposto di Brad, un collega che con le donne non ha mai avuto problemi e che non esita a prendere in giro Warren per le sue inibizioni. Ma le cose cambiano quando Warren scopre un misterioso libro nel quale l'autore spiega come sia possibile ottimizzare le proprie qualità.


(perdonate purtroppo ho trovato l'immagine solo un tedesco)

Che dire, questa è una delle tante perle del trash horror americane che andrebbero viste a mezzanotte appunto quando l'insonnia pervade le nostre membra. E', nonostante tutto, un film simpatico e che strappa qualche risata, sicuramente prodotto con scarso budget (e questo a noi non dispiace!), grottesco in certi punti e trash in tutto e per tutto a partire dalla recitazione fino alla regia e ai personaggi. Comunque non male, certo se avete voglia di un classico film trash horror di fine anni '80 con personaggi weird effetti speciali altrettanto curiosi e ragazzi nerd che ululano è il film che fa per voi!

giovedì 11 dicembre 2014

Film d'exploitation

Il film d'exploitation è un genere di film che mette da parte i valori artistici per portare in scena elementi decisamente più forti ed espliciti, con scene di sesso e di violenza, talvolta veicolando messaggi di una parte politica o lobbistica. Film di questo genere sono esistiti fin dagli albori del cinema, ma è con gli anni '70 e '80 che riuscirono a diventare sempre più popolari, quindi in un ventennio in cui negli Stati Uniti ed in Europa censura e tabù cinematografici andavano sempre di più allentandosi.
La stessa parola inglese ''exploitation'' rimanda allo ''sfruttamento'' di un filone cinematografico ed è un termine che viene usato dal marketing come etichetta da apporre ai film e spettacoli per pubblicizzarli. I ''film d'exploitation'' sono quelli che, il successo non è dovuto alla qualità dei contenuti ma bensì alla pubblicità (ad esempio, uno strumento di marketing usato da molti film del genere è quello di avvertire il pubblico del divieto in cui il film è incorso in una certa regione).

Il Cinema Grindhouse
Per grindhouse, si intende una sala cinematografica che proietta sopratutto film d'exploitation; spesso i film di questo genere vengono chiamati ''grindhouse'' (Grindhouse di Trantino e Rodrìguez viene considerato un film di questo genere). Queste sale cinematografiche, particolarmente in voga negli anni '60 e '70, erano solite proiettare b-movies non stop, di solito con due film mostrati di seguito, della stessa serie. Molti di questi cinema cittadini ospitavano spettacoli di burlesque o altro materiale frivolo, e i film d'exploitation trasmessi avevano scene di sesso esplicito, violenza, trame bizzarre o perverse, alcune grind-house mostravano solamente pellicole pornografiche.
Dagli anni '80, con l'arrivo dell'home video, le grindhouse andarono con il tempo scomparendo, e dalla metà degli anni '90 questi cinema scomparvero del tutto dagli States.

Sottogeneri
Esistono molti sottogeneri di film d'exploitation.
-Film d'exploitation classici: ovvero i primi film del genere, sono quelli che vennero additati come pellicole create sotto effetto di droghe o con attività ricreative negli anni '30 e '40. Furono sensazionali all'epoca e prodotti indipendentemente dalle compagnie degli studios hollywoodiani.
Oggi, sono rivalutati dagli ''aficionados''  per la loro valenza nostalgica ed ironica. Il più famoso e ricordato è forse Reefer Madness, un tentativo di demonizzare la marijuana durante in periodo di proibizionismo degli Stati Uniti. Un tipo di film particolarmente importante del periodo erano anche gli ''sex hygiene-exploitation''un tentativo di far ricorrere la popolazione a metodi contraccettivi che rendessero più sicuri i rapporti sessuali.
-Blaxploitation: o ''exploitation nera'' vennero girati con attori afroamericani, inizialmente per un pubblico nero e trattavano temi come la droga, la prostituzione e la vita povera. Esempi degli anni '70: Shaft il detective, Foxy Brown, Cleopatra Jones.
-Sexploitation: questi sono simili ai film pornografici softcore, Mentre molti film mostrano scene di sesso forti, la sexploitation mostra queste scene più esplicitamente rispetto alle altre pellicole spesso allargando le sequenze mostranti nudità. Tra i film più noti del genere ci sono quelli di Jesus Franco, Russ Meyer e Andy Sidaris.
-Shock exploitation: sono quelli con scene o sequenze che hanno l'intento di terrorizzare il pubblico. Questi film si focalizzano su temi ritenuti tabù come la violenza esplicita ed estremamente realistica, stupri, zoofilia ed incesto. Alcuni esempi: Non Violentate Jennifer (I spit on your grave), L'ultima casa a sinistra, Tromeo and Juliet, Distretto 13: le brigate della morte ecc.
-Cannibal movie: questo genere di film sono esplicitamente violenti prodotti dai primi anni '70 sino agli anni '80, inizialmente solo da registi italiani. Questi film si incentravano sopratutto sulla tortuna ed il cannibalismo di tribù primitive nel Sud America o in foreste pluviali asiatiche.
Era molto popolare negli anni '70 e '80 in seguito alla proiezione de ''Il paese del sesso selvaggio'' di Umberto Lenzi, il primo film a mostrare alle platee in cannibalismo nel 1972. Nel 1977, Ruggero Deodato produsse e diresse Ultimo mondo cannibale, ispirando diversi altri registi dando il ''boom della cannibal-exploitation''. Questo periodo vide anche la creazione del più famoso film del genere ovvero Cannibal Holocaust. Dopo il 198, il genere iniziò decadere, e i film divennero pochi e distanti negli anni.
-Film sugli zombie: sono quelli che prendono spunto dai classici film sugli zombie, però con scene di nudità e violenza oltre il limite. Nonostante i film sugli zombie esistono dagli anni '30, prima degli anni '70 essi non rientravano nel mirino dei film d'exploitation. La maggior parte di questi film venivano diretti da registi italiani, che seguirono il successo di Zombi di George A. Romero.
Quasi contemporaneamente all'uscita della pellicola uscì Zombi 2 di Lucio Fulci, che si prefissò di battere il successo della pellicola di Romero. A differenza di Zombi, Zombi 2 contenva più scene di nudità e violenza, dando il via all'exploitation degli zombie. Vennero creati svariati spin-off eseguiti (inclusi Zombi 3 e Oltre la morte) portando la mia europea per gli zombie al massimo (Paura nella città dei morti viventi e ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà di Fulci contribuirono).
Dal punto di vista dell'exploitation Zombi Holocaust di Marino Girolami è uno dei massimi esponenti del genere perché unisce elementi zombie con elementi cannibal.
-Film splatter: il film splatter o gore è un genere di film incentrato principalmente sulla violenza. Questi film con l'utilizzo di sangue, effetti speciali ed interiora vogliono mostrare al pubblico l'estrema fragilità del corpo umano, Volendo illustrare immagini che potrebbero essere shockanti, i film splatter hanno le proprie radici nell'''arte tragressiva''. Come genere a sé stante gli splatter iniziano a girare già negli anni '60 con i film di Herschell Gordon Lewis e David F. Friedman, che divennero noti per pellicole come Blood Feast (1963) e Two thousand maniacs! (1964). Dagli anni '70 gli splatter hanno trattato le tematiche dei serial killer, spesso nascosti in comunità rurali come il filn Non aprite quella porta di Tobe Hooper e Le colline hanno gli occhi di Wes Craven.

Altri sottogeneri:
Spaghetti-western;
Mondo movie, ossia dei ''documentari shock';
La seconda blaxploitation;
Nazisploitation film, che avevano come protagonisti ufficiali nazisti crudeli e perversi;
Nunsploitation, film con suore in situazioni pericolose o erotiche;
Dyxploitation, film con lesbiche;
Giallo, thriller o horror italiano, spesso con contenuto violento o erotico;
Hixploitation, film stereotipati sulle vicende sudamericane;
Pornochandada film porno softcore brasiliani prodotti negli anni '70, anni in cui il paese era sotto una rigida dittatura.
Alcuni film d'exploitation passano di categoria in categoria liberamente, un esempio Let me die a woman di Doris Wishman che passa dalla sexploitation alla shock exploitation. 


lunedì 1 dicembre 2014

Non violentate Jennifer (I Spit on Your Grave) di Meir Zarchi (1978)

Non violentate Jennifer (nome originale I Spit on Your Grave) del 1978 di Meir Zarchi è un film del genere exploitation, statunitense, presente nella categoria rape&revenge, considerato anche una delle maggiori rappresentazioni di questo sottogenere, o comunque, quello arrivato di più, al pubblico.

TRAMA:
La scrittrice Jennifer Hills si reca in una villetta di campagna per scrivere il suo primo romanzo. La sua tranquillità viene turbata quando Stanley e Andy, due giovani sfaccendati di cui ha in precedenza attirato l'attenzione fermandosi alla pompa di benzina gestita da Johnny - anch'egli attratto dalla ragazza e annoiato dalla monotonia del paese - irrompono con il loro motoscafo per attirare l'attenzione della protagonista distesa su un'amca collocata sulla riva di un fiume nei pressi della villetta. Arrivata la sera, alcuni rumori attorno alla villetta cominciano a preoccupare Jennifer, che uscita di casa per controllare non nota però nulla.
Lo spiacevole incontro con Stanley e Andy non tarda ad arrivare quando i due, a bordo del loro motoscafo, cominciano a ruotare intorno alla canoa di Jennifer per poi trainarla fino a riva. Qui i due cercano di afferrare la ragazza, la quale tenta di fuggire attraverso la vegetazione. Viene però catturata quando spunta anche Johnny che si era nascosto lì insieme a Matthew, un giovane un po' ritardato di mente che Jennifer aveva già conosciuto quando, appena arrivata, ha ordinato a domicilio la spesa al supermercato in cui lavora. La protagonista viene sbattuta per terra ed immobilizzata da Stanley, Andy e Johnny che invita Matthew ad approfittare della situazione per potere finalmente perdere la sua verginità.
Questo, che aveva stretto amicizia con Jennifer, non se la sente e allora è Johnny a violentare la ragazza. Appena finito di consumare lo stupro Johnny incoraggia nuovamente Matthew che continua ad essere titubante e permette alla ragazza di allontanarsi. Dopo aver percorso completamente nuda un po' di strada tra la vegetazione, Jennifer s'imbatte nuovamente nel gruppo di balordi che la catturano e la immobilizzano a pancia in giù mentre Andy la violenta selvaggiamente da dietro; dopo avere perpetrato il nuovo stupro il gruppo s'allontana abbandonando la protagonista esanime. Jennifer, ferita e molto sofferente, riesce ad alzarsi a malapena mentre i criminali s'allontanano sul motoscafo lasciando andare alla deriva la canoa della protagonista.
Jennifer, svestita e sanguinante, riesce finalmente a raggiungere la sua villetta ma quando prende il telefono e s'accinge a rispondere un calcio di Stanley fa volare via l'apparecchio. I quattro sono all'interno della villetta e Stanley inizia a malmenare la ragazza mentre gli altri bevono degli alcolici presi all'interno di un armadietto. Adesso è il turno di Matthew, ma il giovane intento a violentare la protagonista inerme non riesce a raggiungere l'orgasmo a causa dei suoi compagni che lo guardano.
Andy afferra e comincia a leggere alcune pagine del romanzo scritte da Jennifer, nel frattempo sofferente e distesa per terra, iniziando a schernirla insieme ai suoi amici ed infine strappando i fogli. Adesso è Stanley che si accinge ad abusare di lei pretendendo del rapporto orale e picchiandola. Alla fine i quattro s'allontanano e prima di andarsene a bordo del loro motoscafo Johnny incarica Matthew di uccidere la ragazza svenuta con una coltellata al cuore, ma Matthew non ha il coraggio di eseguire il compito affidatogli e si limitare a simulare l'omicidio.
Ma la ragazza, dunque, rimanendo viva, riprende in mano la sua vita, mette in ordine il romanzo e pianifica una vendetta contro il quartetto che l'aveva violentata.




Censura e divieti:  il film è stato proibito in molte nazioni come Irlanda, Norvegia, Islanda e Germania Ovest, perché ''glorificava la violenza contro le donne'. Il Canada inizialmente proibì il film, ma negli anni '90 h deciso di consentire alle singole province l'eventuale sblocco della proibizione. Negli Stati Uniti viene rieditato e in Australia la versione censurata statunitense viene rilasciato nel 1982, proibita nel 1994, e il film viene sbloccato sette anni dopo nella versione originale senza censure. In Nuova Zelanda il film viene proibito e consentito solo dopo la riedizione nel 2004. Nel Regno Unito il film è classificato come video nasty e viene consentito solo nel 2001 in una versione con pesanti tagli. In Italia il film è uscito nel 1983 in versione tagliata, con le scene di violenza ridimensionate e attenuate, oltre a altri tagli minori, con il divieto ai minori di 18 anni.


Un vero capolavoro che tiene lo spettatore ben incollato allo schermo e sempre attento a quello che sta succedendo, un sacco di violenza che fa veramente pensare. Trasmette rabbia, e un po' di impotenza, che comunque, sparisce alla fine del film quando la ragazza si vendica.
Certamente non è un film per tutti, ma anzi, una piccola perla del genere exploitation, che quindi è per persone che apprezzano i film di nicchia, anche se questo si è fatto strada nel cinema diciamo in modo più esteso, per via del sequel che a mio parere fa perdere un (bel) po' la bellezza originale della pellicola.