Il film d'exploitation è un genere di film che mette da parte i valori artistici per portare in scena elementi decisamente più forti ed espliciti, con scene di sesso e di violenza, talvolta veicolando messaggi di una parte politica o lobbistica. Film di questo genere sono esistiti fin dagli albori del cinema, ma è con gli anni '70 e '80 che riuscirono a diventare sempre più popolari, quindi in un ventennio in cui negli Stati Uniti ed in Europa censura e tabù cinematografici andavano sempre di più allentandosi.
La stessa parola inglese ''exploitation'' rimanda allo ''sfruttamento'' di un filone cinematografico ed è un termine che viene usato dal marketing come etichetta da apporre ai film e spettacoli per pubblicizzarli. I ''film d'exploitation'' sono quelli che, il successo non è dovuto alla qualità dei contenuti ma bensì alla pubblicità (ad esempio, uno strumento di marketing usato da molti film del genere è quello di avvertire il pubblico del divieto in cui il film è incorso in una certa regione).
Il Cinema Grindhouse
Per grindhouse, si intende una sala cinematografica che proietta sopratutto film d'exploitation; spesso i film di questo genere vengono chiamati ''grindhouse'' (Grindhouse di Trantino e Rodrìguez viene considerato un film di questo genere). Queste sale cinematografiche, particolarmente in voga negli anni '60 e '70, erano solite proiettare b-movies non stop, di solito con due film mostrati di seguito, della stessa serie. Molti di questi cinema cittadini ospitavano spettacoli di burlesque o altro materiale frivolo, e i film d'exploitation trasmessi avevano scene di sesso esplicito, violenza, trame bizzarre o perverse, alcune grind-house mostravano solamente pellicole pornografiche.
Dagli anni '80, con l'arrivo dell'home video, le grindhouse andarono con il tempo scomparendo, e dalla metà degli anni '90 questi cinema scomparvero del tutto dagli States.
Sottogeneri
Esistono molti sottogeneri di film d'exploitation.
-Film d'exploitation classici: ovvero i primi film del genere, sono quelli che vennero additati come pellicole create sotto effetto di droghe o con attività ricreative negli anni '30 e '40. Furono sensazionali all'epoca e prodotti indipendentemente dalle compagnie degli studios hollywoodiani.
Oggi, sono rivalutati dagli ''aficionados'' per la loro valenza nostalgica ed ironica. Il più famoso e ricordato è forse Reefer Madness, un tentativo di demonizzare la marijuana durante in periodo di proibizionismo degli Stati Uniti. Un tipo di film particolarmente importante del periodo erano anche gli ''sex hygiene-exploitation''un tentativo di far ricorrere la popolazione a metodi contraccettivi che rendessero più sicuri i rapporti sessuali.
-Blaxploitation: o ''exploitation nera'' vennero girati con attori afroamericani, inizialmente per un pubblico nero e trattavano temi come la droga, la prostituzione e la vita povera. Esempi degli anni '70: Shaft il detective, Foxy Brown, Cleopatra Jones.
-Sexploitation: questi sono simili ai film pornografici softcore, Mentre molti film mostrano scene di sesso forti, la sexploitation mostra queste scene più esplicitamente rispetto alle altre pellicole spesso allargando le sequenze mostranti nudità. Tra i film più noti del genere ci sono quelli di Jesus Franco, Russ Meyer e Andy Sidaris.
-Shock exploitation: sono quelli con scene o sequenze che hanno l'intento di terrorizzare il pubblico. Questi film si focalizzano su temi ritenuti tabù come la violenza esplicita ed estremamente realistica, stupri, zoofilia ed incesto. Alcuni esempi: Non Violentate Jennifer (I spit on your grave), L'ultima casa a sinistra, Tromeo and Juliet, Distretto 13: le brigate della morte ecc.
-Cannibal movie: questo genere di film sono esplicitamente violenti prodotti dai primi anni '70 sino agli anni '80, inizialmente solo da registi italiani. Questi film si incentravano sopratutto sulla tortuna ed il cannibalismo di tribù primitive nel Sud America o in foreste pluviali asiatiche.
Era molto popolare negli anni '70 e '80 in seguito alla proiezione de ''Il paese del sesso selvaggio'' di Umberto Lenzi, il primo film a mostrare alle platee in cannibalismo nel 1972. Nel 1977, Ruggero Deodato produsse e diresse Ultimo mondo cannibale, ispirando diversi altri registi dando il ''boom della cannibal-exploitation''. Questo periodo vide anche la creazione del più famoso film del genere ovvero Cannibal Holocaust. Dopo il 198, il genere iniziò decadere, e i film divennero pochi e distanti negli anni.
-Film sugli zombie: sono quelli che prendono spunto dai classici film sugli zombie, però con scene di nudità e violenza oltre il limite. Nonostante i film sugli zombie esistono dagli anni '30, prima degli anni '70 essi non rientravano nel mirino dei film d'exploitation. La maggior parte di questi film venivano diretti da registi italiani, che seguirono il successo di Zombi di George A. Romero.
Quasi contemporaneamente all'uscita della pellicola uscì Zombi 2 di Lucio Fulci, che si prefissò di battere il successo della pellicola di Romero. A differenza di Zombi, Zombi 2 contenva più scene di nudità e violenza, dando il via all'exploitation degli zombie. Vennero creati svariati spin-off eseguiti (inclusi Zombi 3 e Oltre la morte) portando la mia europea per gli zombie al massimo (Paura nella città dei morti viventi e ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà di Fulci contribuirono).
Dal punto di vista dell'exploitation Zombi Holocaust di Marino Girolami è uno dei massimi esponenti del genere perché unisce elementi zombie con elementi cannibal.
-Film splatter: il film splatter o gore è un genere di film incentrato principalmente sulla violenza. Questi film con l'utilizzo di sangue, effetti speciali ed interiora vogliono mostrare al pubblico l'estrema fragilità del corpo umano, Volendo illustrare immagini che potrebbero essere shockanti, i film splatter hanno le proprie radici nell'''arte tragressiva''. Come genere a sé stante gli splatter iniziano a girare già negli anni '60 con i film di Herschell Gordon Lewis e David F. Friedman, che divennero noti per pellicole come Blood Feast (1963) e Two thousand maniacs! (1964). Dagli anni '70 gli splatter hanno trattato le tematiche dei serial killer, spesso nascosti in comunità rurali come il filn Non aprite quella porta di Tobe Hooper e Le colline hanno gli occhi di Wes Craven.
Altri sottogeneri:
Spaghetti-western;
Mondo movie, ossia dei ''documentari shock';
La seconda blaxploitation;
Nazisploitation film, che avevano come protagonisti ufficiali nazisti crudeli e perversi;
Nunsploitation, film con suore in situazioni pericolose o erotiche;
Dyxploitation, film con lesbiche;
Giallo, thriller o horror italiano, spesso con contenuto violento o erotico;
Hixploitation, film stereotipati sulle vicende sudamericane;
Pornochandada film porno softcore brasiliani prodotti negli anni '70, anni in cui il paese era sotto una rigida dittatura.
Alcuni film d'exploitation passano di categoria in categoria liberamente, un esempio Let me die a woman di Doris Wishman che passa dalla sexploitation alla shock exploitation.